Nulla di meglio che riprendere il lavoro con un bel (?) post sul blog, un atterraggio morbido sulla ruvidezza quotidiana.
Inizio da un recente (11 luglio) documento della Commissione Europea attraverso il quale vengono sollecitati contributi a definire la strategia della Commissione sulle attività da svolgere per sostenere l’adeguamento della scuola alle sfide del 21^ secolo.
Il documento identifica 8 tematiche sociali ed economiche rispetto alle quali identificare il ruolo della scuola (nel documento, per “scuola” si intendono sistemi e gli istituti d’istruzione obbligatoria).
Ho trovato molti stimolanti per la riflessioni alcuni dati evidenziati in apertura:
- alcune delle sfide più importanti e più significative per il benessere degli individui e per il bene della società si riferiscono alla qualità dell’istruzione e della formazione iniziali, a partire dall’istruzione precoce e prescolastica
- per preparare le persone alla vita nel mondo moderno, la scuola le deve mettere sul cammino dell’apprendimento permanente;
- circa un terzo della forza lavoro europea possiede un basso livello di formazione ma, secondo talune stime, entro il 2010 il 50% dei nuovi posti di lavoro richiederà persone altamente qualificate e solo il 15% sarà destinato a persone con una formazione scolastica di base
- in futuro i giovani non possono più attendersi di trascorrere tutta la vita in un settore di occupazione; i loro percorsi di carriera cambieranno in modo imprevedibile e dovranno disporre di un’ampia gamma di competenze generiche che consentano loro di adeguarsi. In un mondo sempre più complesso la creatività, la capacità di pensare lateralmente, le competenze trasversali e la capacità di adattamento tendono ad essere valutati più positivamente rispetto alle conoscenze specifiche
Ad una prima lettura, il documento sembra identificare come particolarmente rilevanti le tematiche delle competenze trasversali e, tra queste, quelle correlate alla capacità di apprendere tutto l’arco della vita.
Ambiti di intervento privilegiato sono, sulla base del documento,
- le metodologie di insegnamento,
- le competenze degli insegnanti,
- l’organizzazione delle scuole
- l’uso delle tecnologie per rendere quanto più individualizzati i percorsi formativi.
Per quanto attiene alle competenze critiche, il documento fa riferimento ad un precedente lavoro della Commissione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente.
Queste le tematiche cui, secondo il citato documento, prestare attenzione:
- Competenze cruciali per tutti
- Preparare gli europei all’apprendimento permanente
- Contribuire alla crescita economica sostenibile
- Rispondere alle sfide nelle nostre società
- Una scuola per tutti
- Preparare i giovani europei alla cittadinanza attiva
- Insegnanti – i protagonisti del cambiamento
- Aiutare le comunità scolastiche ad evolvere
Queste sono, invece, le domande cui dare risposta.
- Come organizzare le scuole in modo che possano fornire a tutti gli studenti la serie completa delle competenze di base?
- Come possono le scuole fornire ai giovani le competenze e la motivazione necessarie a rendere l’apprendimento un’attività permanente?
- Come possono i sistemi scolastici contribuire ad appoggiare la crescita economica sostenibile a lungo termine in Europa?
- Come possono i sistemi scolastici soddisfare in modo ottimale la necessità di fornire equità, di tener conto delle diversità culturali e di ridurre l’abbandono scolastico?
- Se le scuole devono soddisfare le esigenze educative di ogni singolo alunno, come si può agire a livello dei programmi, dell’organizzazione scolastica e del ruolo degli insegnanti?
- Come possono le comunità scolastiche aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili, in armonia con valori fondamentali quali la pace e la tolleranza di fronte alle diversità?
- Come fornire al personale scolastico formazione e sostegno per affrontare i problemi che si presentano?
- Come possono le comunità scolastiche ricevere la guida e la motivazione necessarie per avere successo?
- Come possono acquisire la facoltà di evolvere per poter affrontare i cambiamenti a livello delle esigenze e delle domande?
Cercherò di dare alcune mie personali “risposte” ad alcune di queste domande attraverso una breve serie di post. Non scriverò su tutte le domande perché su alcune non saprei cosa dire.