Caro Preside le scrivo per aiutarla a capire le sciocchezze (metodologicamente parlando) che ha detto facendo, io, finta di non sapere chi sia lo “sciocco” (metodologicamente parlando, s’intende) che le ha armato la mano.
Lei scrive che la grave situazione in cui versa la nostra scuola è dovuto alla….
sciagurata ideologia del successo formativo garantito,
non vedo cosa ci sia di tanto sciagurato nell’idea che il successo debba essere garantito a tutti. Quale dovrebbe essere lo scopo della scuola? Bocciare? Creare dei falliti? O lavorare con impegno e fatica, creare le condizoni anche organizzative , perché tutti abbiamo successo? Ignora, forse, che dove il sistema scolastico ha elevate performance è perché c’è un efficiente (e costoso) sistema di “recupero” precoce di ogni carenza per la prevenzione di ogni insuccesso? Il successo formativo deve essere garantito a tutti perché ogni insuccesso individuale è un insuccesso della scuola, degli insegnanti, non un fatto privato dell’allievo e delle famiglie
Lei dice, poi che la scuola ….
deve difendersi dalle ire dei genitori e dai ricorsi ai tribunali
Mi faccia capire: vorrebbe che i genitori si presentassero in presidenza con i capponi in mano? Sono finiti i tempi in cui i genitori, umili obbligatoriamente non avendo alcune istruzione, prendevano per oro colato ciò che la scuola per bocca dell’insegnante diceva. Oggi siamo tutti più “studiati” e sappiamo valutare se un insegnante sa fare il suo mestiere (quanti genitori fanno pressioni perché il proprio figlio venga inserito in una classe piuttosto che in un’altra perché in quella insegna una persona che gode di buona fama professionale?) e pretendiamo che i nostri figli ricevano una istruzione di livello elevato. Sarebbe bello poter citare in tribunale quella scuola e quell’insegnante che ha causato un danno esistenziale (si chiama così in termini giuridici) non avendo fatto bene il prorio lavoro. Bello, ma oggettivamente complesso ma in tanti casi utile.
Veniamo alla perla delle perle: la stigmatizzazione de
l’affermazione del primato della metodologia sui contenuti,
Dove vede questo primato della metodologia sui contenuti? La scuola è una catena di distribuzione di contenuti. Vuol, forse, stigmatizzare il fatto che in qualche caso (più l’eccezione che la regola) qualche bravo insegnante cerchi di fare il proprio lavoro con i contenuti (= insegnare) riferendosi a qualche metodologia? Auspica, forse, che gli insegnanti facciano … come si è sempre fatto (imitare i loro insegnanti) pensando che ci sia un solo modo di insegnare?
Imperterrito, lei continua condannando il
.. primato ….delle competenze sulle conoscenze
Auspica, forse, che la scuola sviluppi “conoscenze” (magari fossero autentiche “conoscenze”!) da memorizzare e ripetere invece che aiutare gli studenti a dare un senso a quelle conoscenze (sarebbe più opportuno chiamarle “informazioni”) ed aiutarli ad usare le stesse per fare qualcosa? E poi si lamenta perché gli studenti non sanno nulla, non sanno fare nulla….
Lei condanna, pure la
visione “olistica” delle cultura con la conseguente dissoluzione della divisione disciplinare
Forse voleva dire “visione olistica dei saperi”, ma la raffinatezza lessicale e concettuale non deve essere un suo forte. Auspica, forse, la segmentazione, la frammentazione, la compartimentazione delle discipline? La trattazione di ogni “matreria in isolamento dall’altra? Dimentica come sono nate le “discipline”? Che una disciplina è una rappresentazione astratta della realtà, dei fenomeni che sono gli occhi di tutti? Astrazione ottima a scopo descrittivo e classificatorio ma dannosa nell’insegnamento perché crea una frattura tra le descrizioni ed i fatti che descrivono facendo perdere il senso delle prime ed impedendo, o almeno ostacolando, la comprensione e l’intervento nei secondi. Ha, forse, in mente il sapere per il piacere di sapere, l’imparare per l’imparare, la scuola per la scuola? Se è così, almeno non si lamenti se i nostri studenti escono (in pochi) dalla SUA scuola con voti elevati ma non sanno cosa farsene di quell’immenso bagaglio di … conoscenze. Le consiglio di darsi una ripassatina alla letteratura sulla conoscenza inerte …
Signor Preside, lei ritorna sulla
penalizzazione delle scuole che non riescono a realizzarlo (il successo formativo).
Non spreco parole sulla questione già ampiamente trattata in apertura se non domandole se si dovrebbero premiare quelle scuole che falliscono nel loro scopo principale, cioè formare, almeno al livello minimo, gli studenti.
Sulla prima parte della seguente affermazione mi trova concorde
La pedagogia intelligente è quella che costruisce il saper ragionare sul materiale vivo e concreto della conoscenza ….
D’accordo pianamente, ma le faccio notare che con gli approcci che auspica nel suo messaggio questo obiettivo non può venire conseguito; per saper ragionare ci vuole altro che la trasmissione di contenuti in modo “disciplinare” (e discplinato).
Non concordo sulla seconda parte quando dice
….e non mediante trasmissione di precetti astratti di metodologia.
Dove ha mai visto fare scuola trasmettendo principi astratti di metodologia? Voleva, forse, dire che invece di “insegnare” gli insegnanti si trastullano con vuote dissertazioni di metodologia?
Magari si basassero le pratiche didattiche su solide metodologie (al plurale)!!!
In quanto all’astratezza della metodologia con cui perversi insegnanti si dilettano quotidianamente, mi permetto di ricordarle che quanto il mercato delle metodologie didattiche offre è frutto di lungo e serio lavoro scientifico (dove “scientifico” sta per “rigoroso”, non per “verità”).
Con la sua avversione per le metodologie ho, quasi, la sensazione che lei auspichi che un ingegnere costruisca un ponte solo dopo aver guardato altri ponti o un chirurgo entri in sala operatoria dopo avrer guardato ER e non dopo aver studiato ed essersi misurato con le basi teoriche e concettuali della propria professione.
Singolare, infine, il suo voler affrontare
… Il disastro (… che ) è sotto gli occhi di tutti
essendo
…. più severi
Questa sua “soluzione” mi ricorda tanta quella adottata anni fa quando un governo di fronte ai livelli di inquinamento dell’acqua superiore al livelli massimi stabiliti per legge, ha pensato bene di renderla nuovamente potabile attraverso l’innalzamento della soglia massima consentita. Risutato: acqua sempre inquinata ma coscienza a posto!!!!
Un bel modo, anche il suo, per nascondere le vere cause del problema e per non volerlo risolvere.
Mi consenta, signor Preside, una annotazione conclusiva su una tematica che attraversa tutto il suo scritttto: lei ignora, con eccessiva e colpevole disinvoltura, anni di ricerca scientifica in tema apprendimento e di insegnamento. Tutta la ricerca svolta in questi ultimi decenni porta ad indicazioni didattiche del tutto opposte da quelle da lei formulate: interdisciplinarietà, transdisciplinarietà non insegnamento disciplinare; ancoraggio della didattica a problemi e casi reali e non a contenuti; sviluppo di competenze e non immagazzinamento di contenuti; didatica fuori dell’aula e della scuola, pluralità di luoghi d’apprendimento; pluralità di servizi e degli agenti didattici; recupero precoce del problema.
Ignora, signor Preside, che le “migliori” scuole, ovunque nel mondo, quelle tanto ammirate dal suo Ministro (ricorda, ad esempio, il liceo finlandese?) non sono organizzate come lei auspica; sono organizzato proprio nel modo che lei dileggia ed aborrisce.
Qualche incongruenza nel suo pensiero ci dovrà pur essere, signor Preside. La invito, quindi, a copiare un po’ di meno le veline ministeriali o, almeno, a capire quello che legge e che scrive. Se proprio non riesce ad usare la sua testa.
——
PS. una postilla, mi consenta. Con questo suo messaggio ha disatteso le prescrizioni del suo Ministro di non fare politica. Le ha fatto politica. E, per me, questo non è un problema. Forse fare politica filogovernativa si può mentre è da evitare se antigovermativa. Ho capito bene?
Che il preside in questione faccia il soldatino di piombo e che parli di cose che probabilmente ha appreso tramite videogiornali governativi, è ovvio. Plaudo al tuo intervento (il tuo PS al cianuro è eccezionale…) ma qualche dubbio sulla difesa a prescindere dell'atteggiamento della famiglia nei riguardi della scuola ce l'ho.Sar
Che il preside in questione faccia il soldatino di piombo e che parli di cose che probabilmente ha appreso tramite videogiornali governativi, è ovvio. Plaudo al tuo intervento (il tuo PS al cianuro è eccezionale…) ma qualche dubbio sulla difesa a prescindere dell'atteggiamento della famiglia nei riguardi della scuola ce l'ho.Sar
da ex professore a contratto dell'università (abbandonata per rischio di morte per stenti…) approvo e condivido!
da ex professore a contratto dell'universit
da ex professore a contratto dell'universit
da ex professore a contratto dell'universit
da ex professore a contratto dell'universit
da ex professore a contratto dell'universit
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Anch'io sottoscrivo. Bella "violontà (=violenta volontà) del governo"!
Anch'io sottoscrivo. Bella "violont
Anch'io sottoscrivo. Bella "violont
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Anch'io sottoscrivo. Bella "violont
Anch'io sottoscrivo. Bella "violont
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Quoto in toto ….. tutta la 'lettera' del dott. Marconato … splendido pensatore libero …. e uomo 'normale' …. in un concezione ormai 'anormale' …….
Riporto “a futura memoria” i numerosi commenti in Facebook fino a giovedì 17 sett
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A Maria Teresa Ghetti, Rosa Vona, Francesco Di Cerbo e altri 8 piace questo elemento.
Patrizia Cabras
Articolo stupendo..chi è l’autore?
Ieri alle 15.38 • Elimina
Gianni Marconato
ma che domanda fai!! E’ MIO. Non mi ritiieni capace di tanta cattiveria?
Ieri alle 15.46 • Elimina
Vincenzina Pace
Potrei chiosare questa lettera dicendo che forse questo Dirigente Scolastico (ora si chiamano cos… Visualizza altroì – e sono lautamente pagati, come i dirigenti d’azienda che le mandano alle ortiche )vorrebbe scegliere gli insegnanti sui modelli dei vecchi film alla pierino.
Il guaio è che di presidi così ce ne sono tanti, e la attribuzione della dirigenza ha comportato un aumento dei loro poteri e una diminuzione del potere del collegio dei docenti.
Ancora due anni fa una per mia fortuna oggi in pensione, mi piombava in classe (la mia 3° media discuteva di bioetica e testamento biologico) dicendo: “Cos’è questo chiasso? devono studiare e ripetere, e basta!” La sua uscita fu accolta da un coro di vaffa.
Per fortuna che di insegnanti “politicizzati”, “comunisti” o “fannulloni” ce ne sono ancora in circolazione. E proprio su quei “politicizzati” vorrei spendere una parola in più: sa di intimidatorio, tipo “pensate a insegnare l’abc e lasciate la politica ai professionisti e alle professioniste”…
Ieri alle 15.57 • Elimina
Patrizia Cabras
:-)) sono stata fuorviata dal fatto che l’ho visto postato anche in altre pagine di amici…. Pardon Gianni e….complimenti!!!!
…Cattiveria? Non direi …considerazioni tristemnete vere!!!
Ieri alle 16.06 • Elimina
Gianni Marconato
@ Pat 🙂
Ieri alle 16.17 • Elimina
Gianni Marconato
quando il gioco si fa duro ….
Ieri alle 16.21 • Elimina
Eleonora Guglielman
Bene, bene. Condivido e diffondo 🙂
Ieri alle 16.37 • Elimina
Leila Moreschi
Gianni, sei tutti noi!!!!E, naturalmente, condivido!
Ieri alle 16.52 • Elimina
Lorenza Boninu
Molto bello: ma poco consono ai tempi che ci tocca vivere. Lo dico con una certa amarezza. Per quanto mi riguarda, potrei sottoscrivere quasi ogni parola, “in teoria”. In pratica noto che: molti docenti della mia et… Visualizza altroà hanno in passato semplicemente fatto finta di capire e applicare la visione del nostro lavoro che tu suggerisci e non aspettano altro che tornare “ai santi vecchi”; la demagogia imperante e ben rappresentata dal perbenismo ostentato della Gelmini insiste molto su un’idea di scuola autoritaria, selettiva, severa … la scuola di quelli che dicono “eh ai miei tempi …”, oppure “tutta colpa del sessantotto” etc etc. Il Preside destinatario della tua lettera è il rappresentante tipico dei luoghi comuni che oggi vanno per la maggore, anche fra noi. E quando ci sveglieremo, sarà comunque tardi. Comunque condivido e diffondo.
Ieri alle 16.52 • Elimina
Eleonora Guglielman
Ri-condivido il post che avevo scritto proprio a proposito di argomenti simili (e similmente deliranti) propagandati da Israel, il capostipite di queste imbecillità:
http://eleonoraguglielman.wordpress.com/2009/03/17/la-vera-sfida-della-nostra-scuola-e-la-lotta-allignoranza/
Ieri alle 17.12 • Elimina
Leila Moreschi
@Eleonora: ho letto l’articolo: complimenti non conoscevo il soggetto:-( Quanta tristezza, amarezza, rabbia e “paura” sapere che la Gelmini lo ha incaricato a presiedere la Commissione per la riforma dei percorsi di formazione per gli insegnanti di scuola primaria e secondaria: l’ignoranza al potere:-(
Il fatto vero è che purtroppo nella scuola… Visualizza altro non si è ancora compreso l’importanza delle metodologie didattiche e Morin, poi, non sanno neppure chi sia. Purtroppo a sentire le posizioni del prof. Israel, mi sembra di riascoltare l’eco di tante mie colleghe, tante, la stragrande maggioranza purtroppo:-( , almeno così è nella mia realtà scolastica.
Per questo diffondo volentieri
Ieri alle 17.54 • Elimina
Eleonora Guglielman
Grazie, Leila. Siamo una piccola goccia nel mare ma almeno facciamo sentire la nostra voce.
Ieri alle 18.01 • Elimina
Leila Moreschi
Sì, per fortuna c’è internet che ci fa incontrare;-)
Ieri alle 18.04 • Elimina
Gianni Marconato
il messagio cui la mia replica si riferisce è un autentico messaggio che un collega mi ha passato. la replica anche “formalmente” a lui diretta vale per tutti quelli che come lui fanno da imbecille cinghia di trasmissione delle violontà del governo. Dato che le argomentazioni che il nostro porta sono quelle di Israel (pare uno scienziato nella matematica), ho voluto confutare sul piano tecnico quelle affermazioni da autentico ignorante del campo
Ieri alle 18.58 • Elimina
Roberto Sconocchini
sottoscrivo dalla A alla Z caro Gianni… facciamolo girare…
Ieri alle 19.10 • Elimina
Francesco Bailo
Condivido pienamente, Gianni! Sei da noi nei prossimi giorni? intendo domani o venerdì?)
Ieri alle 19.28 • Elimina
Maria Grazia
Che il preside in questione faccia il soldatino di piombo e che parli di cose che probabilmente ha appreso tramite videogiornali governativi, è ovvio. Plaudo al tuo intervento (il tuo PS al cianuro è eccezionale…) ma qualche dubbio sulla difesa a prescindere dell’atteggiamento della famiglia nei riguardi della scuola ce l’ho.
Sar… Visualizza altroà perché nella primaria ci devi avere necessariamente più a che fare (nel caso più semplice quando “truccano” i compiti a casa dei figli e ti ritrovi davanti un bambino con gli occhi bassi che sa già che lo scoprirai, fino ad arrivare ad essere portati al TAR per un distinto al posto dell’ottimo) ma qualche problemuccio c’è. Ed è chiaro che non parlo di scuole nei quartieri a rischio… 😉
Ieri alle 19.44 • Elimina
Marcello Melis
da ex professore a contratto dell’università (abbandonata per rischio di morte per stenti…) approvo e condivido!
Ieri alle 22.55 • Elimina
Claudia Perlmuter
Anch’io sottoscrivo.
Bella “violontà (=violenta volontà) del governo”!
8 ore fa • Elimina
Antonio Iafrate
Quoto in toto ….. tutta la ‘lettera’ del dott. Marconato … splendido pensatore libero …. e uomo ‘normale’ …. in un concezione ormai ‘anormale’ …….
circa un’ora fa • Elimina
Condivo anche io….
anch'io… e pubto su punto
apprezzo la tua lettera …quasi un manifesto da sottoscrivere ed indirizzare a tanti presidi che in questi giorni hanno divulgato simili ed altrettanto antipedagogici documenti
@ Renata, bella l'idea del manofesto
@ Renata, bella l'idea del manofesto
Sottoscrivo ..
assolutamente vero !
sottoscrivo ma …no all esagerato potere e controllo dei genitori.ad ognuno il suo mestiere. io non mi permetto di criticare un architetto o un medico,loro sì,lo fanno con gli insegnanti dei loro figli.
Sono pure io un Preside, anche se in pensione dal 1° /09/2009,ma condivido in pieno quanto affermato da G. Marconato
Altri commenti da FB
Come non condividere!!! Sono anni che lotto contro tutto e tutti per una scuola diversa e per portare avanti, da sola a volte ed a spada tratta, delle modalità diverse di insegnamento con i miei studenti, con i quali sono riuscita sempre a creare quell’empatia utile a motivare ad un apprendimento non fine a sè stesso, ma costruttivo e di quello che ti resta e segna per la vita intera.
Non sono un genio, non sono una mosca rara e non sono una grande,ma sono un’umile docente che ama il suo lavoro e quelle anime e quelle menti con cui entro in contatto ogni giorno entrando in classe.
La mia formazione non è sarà mai completa e ogni giorno mi dico che <> mai abbastanza e che ancora ho tanto da dare.
Ahimè…si cerca costantemente di ostacolarmi…ma io, anche se vogliono farmi abbassare la testa, la rialzo sempre e sono fiera di ciò che faccio e continuerò a fare.