Quando posso riesco anche ad essere coerente.

Mi è capitato di recente a proposito del libro che ho apena pubblicato da Guaraldi http://www.guaraldi.it/scheda.php?lang=it&id=724&type=tit

Il libro, in un primo momento e come riflesso condizionato, era stato presentato ed accettato da un altro Editore, diciamo, convenzionale. Di tutto rispetto, sia chiaro, questo editore.

Nel frattempo avevo iniziato un percorso …. interiore sui temi del Creative Commons, temi che ben facevano, e fanno, il paio con le mia visione di conoscenza sempre in progress (o come dice qualcuno in perpetual beta, mai definitiva, sempre in cantiere, mobile, liquida ….), con l’idea di conoscenza libera, libera perché non può essere considerata di proprietà di qualcuno. Con l’idea che tutto ciò che io conosco lo ho costruito sulla conoscenza di altri aggiungendoci un pezzo di mio. E che, quindi, anche la mia “conoscenza” non è del tutto mia e che in quanto tale sono obbligato a lasciarla libera di andare dove, da chi  e con chi vuole. Senza prezzo.

Qui il fortunato incontro, a Fosdinovo, con Mario Guaraldi, un grande uomo prima che un grande editore. Una persona che da sempre pone le proprie idee prima del proprio portafoglio, una testimonianza vivente di coerenza su principi scomodi.

Mario Guaraldi un editore coraggioso, innovatore, sperimentatore; Mario, una persona cui mi piacerebbe somigliare.

Per farla breve, Mario mi ha consentito di pubblicare un libro, di poterlo distribuire gratuitamente e di poterlo far circolare sfruttando le possibilità date dalle nuove tecniche di stampa e di lettura.

Infatti, il libro è:

  • Pubblicato in Creative Common – Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5.
  • Scaricabile gratuitamente in .pdf in  http://www.guaraldi.it/download/usare_moodle.pdf
  • Acquistabile a stampa in print-on demand
  • Disponibile, a pagamento, nei formati  ePub, Mobipocket e Kindle

Il libro sarà presto scricabile da Google Books e dal sito di Simplicissimus (gratis il pdf, pochi euri l’ePub) oltre che disponbile in modalità collaborativa in Bookliners.

Concludendo, credo di poter andare giustamente orgoglioso per quello che credo sia un piccolo gesto di coraggio (anche se non sono di certo il primo a rilasciare un libro in CC): aver “mollato” una editoria convenzionale (e che gode di grande favore presso le alte sfere accademiche) a favore di una ritenuta, a torto, “scientificamente” di serie B.

Quando vedo tanti paladini dell’Open (Source, Content, ER,…)  pubblicare, o costretti a pubblicare, protetti dal Copyright, mi godo tutta la mia libertà di poter …. essere libero.

 

Magari, prossimamente, parlerò anche del libro !

 

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Qualche altro ringraziamento.

Il primo va di certo ai colleghi della Provincia Autonoma di Bolzano per conto della quale ho svolto le attività cui la pubblicazione fa riferimento. In primis Peter, Andrea e Franco. Senza parlare dei tanti insegnanti con cui ho lavoraro e che spero di avere in qualche modo aiutato nel loro difficilissimo mestiere di aiutare i loro studenti ad imparare qualcosa per loro utile.

Un pensiero di gratitudine va anche a Francesca ed Yenia che hanno mirabilmente supplito alle me incapacità informatiche con la loro competenza e pazienza.

Non so se il prosecco che ho stivato in cantina mi basterà per ringraziare materialmente tutti. La gratitudine non costa, il prosecco si.

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5 pensiero su “Predicare e razzolare”
  1. Essere liberi è davvero una stupenda sensazione.
    Lo scarico anche io immediatamente, complimenti!

  2. Complimenti per il libro! L’ho appena scaricato e non vedo l’ora di leggerlo: ho appena creato una piattaforma Moodle e la sto implementando. Ho giusto bisogno di approfondire le conoscenze sugli aspetti didattici e riflettere su di essi per poterla utilizzare come strumento di socializzazione, collaborazione, condivisione con i colleghi e colleghe della mia e di altre scuole. Credo molto nella condivisione delle conoscenze e delle esperienze: la Scuola ha bisogno di questo, oggi più che mai.
    Grazie Gianni per il coraggio con cui hai deciso di “aver “mollato” una editoria convenzionale (e che gode di grande favore presso le alte sfere accademiche) a favore di una ritenuta, a torto, “scientificamente” di serie B! Grazie per il fatto che continui, con grande umiltà e generosità, a metter a disposizione di tutti noi strumenti e contenuti!

    P.S.: Visto che la gratitudine non conta ma il prosecco sì… che ne diresti di un bel bicchiere di “cannonau”…? 😀 🙂

  3. Cari amici, grazie a tutti/e per l’attenzione che prestate alle mie piccole cose.
    @ Marina, ottimo il cannonau. Non sia mai che ricapiti presto in Sardegna ed allora si stappa 🙂

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