Una proposta dopo la critica

Possiamo lasciarci alle spalle l’ubriacatura digitale?

Possiamo guarire dall’ossessione di ficcare sempre, ovunque e comunque il digitale a scuola?

Possiamo dismettere l’idea che sia il digitale a cambiare la scuola?

Riusciamo ad uscire dal consumismo digitale?

Possiamo parlare di un rifondazione dell’uso del digitale a scuola?

Intendo un ripensamento sia concettuale che didattico ma anche operativo/implementativo.

Ripartiamo dall’evidenza che il digitale deve stare anche a scuola perché in più contesti è utile?

Ripartiamo dalla constatazione che per usare il digitale a scuola ci deve essere un’adeguata infrastruttura e che ogni insegnante dovrebbe possedere un set di abilità di base per usare lo strumento?

Smettiamo di cercare modi e modelli di didattica per poter usare e giustificare l’uso delle tecnologie a scuola. Se qualcosa deve essere giustificato significa che la sua sensatezza non è così evidente e, al limite, neppure esiste.

Smettiamo di pensare che siano le tecnologie a cambiare/migliorare la scuola.

Pensiamo a paradigmi pedagogici che diano un nuovo senso alla scuola in questa società, ricentrandola sulla persona e avendo in mente un futuro che non sia la continuazione del presente.

In questo contesto mi sento interessato a tornare ad occuparmi di tecnologie digitali a scuola

Qualche riferimento

https://www.doppiozero.com/materiali/scuola-e-insegnamento-distanza-ai-tempi-dellemergenza?fbclid=IwAR177yU2mCF2Mc30DpWwzStEI40EagsORvkObF9M99lgSCBgDCmUFAVzZ8U

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