S. Dalì

Perché invece di interrogare non sollecitiamo riflessioni?

Il Decreto legge 8 aprile 2020 n. 22  e l’Ordinanza ministeriale n. 9 del 16 maggio 2010 prevedono che la valutazione finale del percorso della scuola secondaria di primo grado avvenga sulla base di un elaborato scritto e della sua presentazione orale in modalità telematica: una formula eccezionale a conclusione di un anno scolastico ancor più eccezionale.

Perché, allora, non osare un “esame” anch’esso eccezionale?

Perché invece di valutare secondo l’abituale paradigma dell’interrogazione non chiudiamo il percorso con un riesame e una bella riflessione su ciò che è successo?

Perché non ci focalizziamo sulle esperienze degli studenti e delle studentesse in questo periodo e le usiamo come risorse ? 

Perché non cogliamo l’occasione per sostenere gli studenti e le studentesse nella comprensione e nella sistematizzazione di ciò che è successo?

Non è anche questo un eccellente apprendimento?

Qui di seguito propongo alcune domande-guida da utilizzare per la formulazione della consegna per l’elaborato scritto e per la sua successiva presentazione.

IL VISSUTO

Come hai vissuto questo periodo di isolamento in casa?

Quali pensieri ti venivano più di frequente?

Cosa ti è mancato maggiormente?

Quale è la cosa più importante che hai imparato durante questo periodo?  Non pensare solo a cose di scuola

Con quale parola potresti sintetizzare questo periodo? Racconta con una o due frasi il perché hai scelto questa parola

Cosa hai imparato a fare bene in questo periodo?

Chi e cosa ti ha aiutato a superare eventuali momenti di difficoltà?

LA DIDATTICA

E’ successo qualcosa che ti ha sorpreso? Raccontala brevemente …

Cosa ti piaciuto di più di quello che avete fatto nella didattica a distanza?

Cosa hai trovato particolarmente difficile nella didattica a distanza?

C’è qualcosa che non hai imparato bene e che ti piacerebbe recuperare?

Ti è venuta voglia di imparare qualcosa di nuovo durante le prossime vacanze? Se si, cosa? Perché?

Se dovesse capitare nuovamente un periodo di didattica a distanza, come lo affronteresti?

Nelle attività scolastiche qual è o quali sono le cose fatte dall’insegnante che hanno facilitato il tuo apprendimento?

E cosa hai fatto tu per imparare il più possibile?

I tuoi compagni di classe ti sono stati d’aiuto? Se si, come? facendo cosa?

Quando ti sei sentito maggiormente coinvolto nei lavori, cosa stavi facendo tu o cosa stavano facendo i tuoi compagni di classe e l’insegnante?

Quando ti sei sentito maggiormente estraneo, cosa stavi facendo tu o cosa stavano facendo i tuoi compagni di classe e l’insegnante?

Cosa ha fatto l’insegnante o un tuo compagno di classe che hai trovato più utile per imparare?

Cosa ha fatto l’insegnante o un tuo compagno di classe hai trovato confuso o poco utile?

AUTOVALUTAZIONE

Come valuti la tua partecipazione alle attività didattiche? (Eventuali domande per sollecitare la riflessione: hai partecipato con costanza? Attivamente? Hai partecipato alle discussioni? Hai dovuto essere sollecitato dagli insegnanti per partecipare?)

Hai consegnanto sempre in tempo i lavori richiesti? Se no, per quali motivi non lo hai fatto?

Nei lavori e nelle discussioni di gruppo quale è stato il tuo contributo? In quale modo hai portato la tua opinione? (Eventuali domande per sollecitare la riflessione: Hai fatto proposte? Ti sei accodato alle proposte di altri? Eri assente? Per quale motivo?)

Come valuti la qualità degli elaborati prodotti durante la didattica a distanza? (Sollecitare la riflessione rispetto ad approfondimento/superficialità,  originalità/ripetitività, ricchezza/essenzialità)

Dovendoti auto-valutare al termine della scuola secondaria di primo grado, quali aspetti prenderesti in considerazione (sulla base di cosa faresti la tua valutazione?). Sulla base di questi aspetti quale valutazione ti daresti?

Sempre nella logica dell’auto-valutazione, quali sono i tuoi punti di forza sviluppati durante il percorso di studio e quali le tue debolezze?

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