Una coraggiosa insegnante, Marina (nome di fantasia), membro a pieno titolo – capirete presto perché – de “La scuola che funziona” condivide con noi tutta la sua amarezza e la rabbia per le ingiustizie che devono patire i suoi alunni solo perché frequentano una scuola di provincia, una scuola che è dimenticata da tutti, una scuola priva delle più elementari risorse (internet, ad esempio) che dovrebbero essere presenti in ogni scuola del XXI secolo.
Marina è un’insegnante dotata di elevato senso etico e di forte responsabilità verso gli studenti che le sono stati affidati e nonostante queste privazioni si è rimboccata le maniche e qualche risultato lo ha ottenuto. E, sconsolata ma non sconfitta, si domanda:
MA QUANTE COSE POTEVO FAR MEGLIO, QUANTE COSE POTEVANO SAPERE IN PIU’ I MIEI RAGAZZI, QUANTO SAPERE E QUANTA CONOSCENZA IN PIU’ AVREBBERO POTUTO AVERE se solo avessero potuto usufruire di mezzi migliori? Quanto potenziale umano è andato alle ortiche per cattiva distribuzione delle risorse?
Questo è il post di Marina in risposta alla collega Angela che parla delle tecnologie che usa:
@Angela: volentieri baratterei la pizza per una scuola con più risorse. Vivo e lavoro in un paese di 3000 anime, nella provincia SE di Roma dove la tecnologia, nonostante gli sforzi, resta ancora un miraggio. Abbiamo un laboratorio informatico discreto, ma con diversi problemi; di fatto non abbiamo connessione a scuola e l’ADSL è per noi un acrostico senza significato. Non voglio entrare di nuovo in merito alla questione “tecnologie sì-tecnologie no”, ma a volte mi vien una gran rabbia. RABBIA perché si parla di “impresa e internet” a scuola quando ci sono scuole che si e no si tengono in piedi; RABBIA perché trovo profondamente offensivo lo stato di abbandono delle scuole di provincia; RABBIA perché trovo profondamente ingiusto che i miei ragazzi, tali e quali a quelli del NE o delle grandi città del Nord, abbiano così tante carte in meno a parità di potenzialità. Tutto questo non è giusto, non è giusto per niente.
Non so dove vivi e lavori, ma presumo al Nord (quanto vorrei sbagliare…): ho vissuto 3 anni in Romagna e ho toccato con mano la diversa velocità di sviluppo e il netto divario economico e sociale (su quello culturale ho qualche riserva). Avevo a mia disposizione laboratori, strumenti e risorse varie…Quando sono rientrata nella prov romana, l’effetto rebound è stato tremendo. Ma ho fatto di necessità virtù e, magari portandomi portatile, spinotti e prolunghe sempre dietro (è la verità) mi sono rimboccate le maniche.
Dalla grande riconoscenza e dall’affetto sincero dei miei ex alunni e non da ultimo dai loro buoni risultati nelle scuole superiori, penso di aver ben seminato in questi anni: MA QUANTE COSE POTEVO FAR MEGLIO, QUANTE COSE POTEVANO SAPERE IN PIU’ I MIEI RAGAZZI, QUANTO SAPERE E QUANTA CONOSCENZA IN PIU’ AVREBBERO POTUTO AVERE se solo avessero potuto usufruire di mezzi migliori? Quanto potenziale umano è andato alle ortiche per cattiva distribuzione delle risorse?
Angela, tu parli di una tua piattaforma Moodle ed io per prima, giuro, vorrei essere tua allieva.
E parli poi di colleghi che non la usano: altro potenziale gettato alle ortiche, ma questa è un’altra storia.
Scusa lo sfogo. Ti seguirò con piacere. E magari una volta la pizza ce la mangiamo insieme e con 2 euro ci facciamo venire labbra come la Parietti.
Che dire, se non un enorme BRAVA MARINA
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però là non prende, faccio fare agli alunni dei lavori che carico sulla mia chiavetta (passando di pc in pc perché non esiste la cartella condivisa)… una fatica fisica immane per ogni file che voglio mostrare. Il videoproiettore non c'è e a volte ho la tentazione di portarmi quello di casa mia. Se non l'ho ancora fatto è solo perché non c'è parcheggio e devo andare a piedi… come fare con quello scatolone?Tecnologicamente mi sento uno straccio… ma professionalmente ho solo rafforzato la mia autostima :-)))
EhehehehehLa scuola funziona anche grazie a belve come noi, im-modestamente :-)))
purtroppo dietro il nome di fantasia riconosco perfettamenete la scuola. Ho girato diverse scuole e conosco anche quella, mi dispiace dirlo, a volte chi deve dirigere è ostile alle tecnologie, non vuole assolutamente che siamo usate da una minoranza per evitare che i più si sentano a disagio, così il vero disagio lo vivono gli studenti costretti a usare metodi ripetitivi da amanuense e a svolgere attività di cui non colgono l'applicazione pratica:la scuola rimane lontana dalla vita reale, annoia…Non è una questione di centralità della scuola, anche nelle medie città ho trovato dirigenti che UNA VOLTA OTTENUTI I SOLDI DALLA FONDAZIONE ROMA tenevano chiuso il laboratorio di informatica. A giugno mi è stato negato un proiettore, dopo che era stata fatta l'inaugurazione di una superba aula con schermo gigante e gradinate. Il proiettore serviva per far vedere i percorsi interdiscilinari dei ragazzi all'esame di terza media realizzati con i loro e il mio portatile!!! non si poteva fare perché???ORA, grazie a Dio, e al taglio degli insegnanti della Gelmini mi trovo in una scuola di provincia, pochi chilometri più in là con un preside illuminato e democratico con 4 lim e due laboratori aperti a tutti.MARINA i fondi sono stati elargiti a tutte le scuole indiffferentemente in base al numero degli studenti iscritti dalla fondazione Roma con il solo onere della documentazione!!! NON CI SONO STATE DIFFERENZE TTRA UN TERRITORIO E L'ALTRO. LA FONDAZIONE ROMA DOVREBBE FARSI UN GIRO E VEDERE…
Sono fiero che ci siano donne, persone, docenti …. come te! E’ un grande onore poterti rispondere con grande affetto e ammirazione. BRAVISSIMA
Mi associo assolutamente al BRAVA MARINA.
Ahimé, mi ritrovo perfettamente nella sua situazione e nelle sue parole 🙁
Mai come in questi gg provo RABBIA. La mia scuola è priva di risorse per poter manutenere i nostri lab informatici. Niente connessione internet, “promessa” tuttavia la connessione veloce… mah! “QUANTE COSE NON POSSO FARE, QUANTE NE POTREI FARE MEGLIO!”
Nonostante tutto (quando smetteremo di dire nonostante tutto ??) testardamente come Marina, ci si riscopre …ottimi acrobati!
grazie Marina, grazie Gianni.
g
Ma dov'è che le rispondo subito?
Ma dov'è che le rispondo subito?
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però là non prende, faccio fare agli alunni dei lavori che carico sulla mia chiavetta (passando di pc in pc perché non esiste la cartella condivisa)… una fatica fisica immane per ogni file che voglio mostrare. Il videoproiettore non c'è e a volte ho la tentazione di portarmi quello di casa mia. Se non l'ho ancora fatto è solo perché non c'è parcheggio e devo andare a piedi… come fare con quello scatolone?Tecnologicamente mi sento uno straccio… ma professionalmente ho solo rafforzato la mia autostima :-)))
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però l
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però l
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però l
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però l
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però l
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però là non prende, faccio fare agli alunni dei lavori che carico sulla mia chiavetta (passando di pc in pc perché non esiste la cartella condivisa)… una fatica fisica immane per ogni file che voglio mostrare. Il videoproiettore non c'è e a volte ho la tentazione di portarmi quello di casa mia. Se non l'ho ancora fatto è solo perché non c'è parcheggio e devo andare a piedi… come fare con quello scatolone?Tecnologicamente mi sento uno straccio… ma professionalmente ho solo rafforzato la mia autostima :-)))
Non lo trovo nel ning, rispondo qua:A chi lo dice! Dalle stelle alle stalle! Nella mia scuola esiste una sezione staccata in cui ogni anno vanno due sezioni, a rotazione. Quest'anno c'è pure la mia.Una sola aula pc, obsoleta, in cui la connessione è stata eliminata anni fa con il cessare del progetto M@rte.Non sono mai stata tanto poco tecnologica quanto quest'anno… che ho persino una delle classi 2.0!!!Porto i miei strumenti e la chiavetta Alice che però là non prende, faccio fare agli alunni dei lavori che carico sulla mia chiavetta (passando di pc in pc perché non esiste la cartella condivisa)… una fatica fisica immane per ogni file che voglio mostrare. Il videoproiettore non c'è e a volte ho la tentazione di portarmi quello di casa mia. Se non l'ho ancora fatto è solo perché non c'è parcheggio e devo andare a piedi… come fare con quello scatolone?Tecnologicamente mi sento uno straccio… ma professionalmente ho solo rafforzato la mia autostima :-)))
@ Anna Rita, la trovi in La scuola che funziona nella discussione sul convegno CNR … ma ti leggerà di sicuro anche qui.Come dire: tecnologie didattiche: dalla teoria alla pratica …sob
@ Anna Rita, la trovi in La scuola che funziona nella discussione sul convegno CNR … ma ti legger
@ Anna Rita, la trovi in La scuola che funziona nella discussione sul convegno CNR … ma ti legger
@ Anna Rita, la trovi in La scuola che funziona nella discussione sul convegno CNR … ma ti legger
@ Anna Rita, la trovi in La scuola che funziona nella discussione sul convegno CNR … ma ti legger
@ Anna Rita, la trovi in La scuola che funziona nella discussione sul convegno CNR … ma ti legger
@ Anna Rita, la trovi in La scuola che funziona nella discussione sul convegno CNR … ma ti leggerà di sicuro anche qui.Come dire: tecnologie didattiche: dalla teoria alla pratica …sob
:-)))Ma la disperazione aguzza l'ingegno 😉
:-)))Ma la disperazione aguzza l'ingegno 😉
… mi sa che avete ingegni molto …aguzzi (pronti a sbranare)
EhehehehehLa scuola funziona anche grazie a belve come noi, im-modestamente :-)))
EhehehehehLa scuola funziona anche grazie a belve come noi, im-modestamente :-)))
purtroppo dietro il nome di fantasia riconosco perfettamenete la scuola. Ho girato diverse scuole e conosco anche quella, mi dispiace dirlo, a volte chi deve dirigere è ostile alle tecnologie, non vuole assolutamente che siamo usate da una minoranza per evitare che i più si sentano a disagio, così il vero disagio lo vivono gli studenti costretti a usare metodi ripetitivi da amanuense e a svolgere attività di cui non colgono l'applicazione pratica:la scuola rimane lontana dalla vita reale, annoia…Non è una questione di centralità della scuola, anche nelle medie città ho trovato dirigenti che UNA VOLTA OTTENUTI I SOLDI DALLA FONDAZIONE ROMA tenevano chiuso il laboratorio di informatica. A giugno mi è stato negato un proiettore, dopo che era stata fatta l'inaugurazione di una superba aula con schermo gigante e gradinate. Il proiettore serviva per far vedere i percorsi interdiscilinari dei ragazzi all'esame di terza media realizzati con i loro e il mio portatile!!! non si poteva fare perché???ORA, grazie a Dio, e al taglio degli insegnanti della Gelmini mi trovo in una scuola di provincia, pochi chilometri più in là con un preside illuminato e democratico con 4 lim e due laboratori aperti a tutti.MARINA i fondi sono stati elargiti a tutte le scuole indiffferentemente in base al numero degli studenti iscritti dalla fondazione Roma con il solo onere della documentazione!!! NON CI SONO STATE DIFFERENZE TTRA UN TERRITORIO E L'ALTRO. LA FONDAZIONE ROMA DOVREBBE FARSI UN GIRO E VEDERE…
purtroppo dietro il nome di fantasia riconosco perfettamenete la scuola. Ho girato diverse scuole e conosco anche quella, mi dispiace dirlo, a volte chi deve dirigere è ostile alle tecnologie, non vuole assolutamente che siamo usate da una minoranza per evitare che i più si sentano a disagio, così il vero disagio lo vivono gli studenti costretti a usare metodi ripetitivi da amanuense e a svolgere attivit
purtroppo dietro il nome di fantasia riconosco perfettamenete la scuola. Ho girato diverse scuole e conosco anche quella, mi dispiace dirlo, a volte chi deve dirigere è ostile alle tecnologie, non vuole assolutamente che siamo usate da una minoranza per evitare che i più si sentano a disagio, così il vero disagio lo vivono gli studenti costretti a usare metodi ripetitivi da amanuense e a svolgere attivit
purtroppo dietro il nome di fantasia riconosco perfettamenete la scuola. Ho girato diverse scuole e conosco anche quella, mi dispiace dirlo, a volte chi deve dirigere è ostile alle tecnologie, non vuole assolutamente che siamo usate da una minoranza per evitare che i più si sentano a disagio, così il vero disagio lo vivono gli studenti costretti a usare metodi ripetitivi da amanuense e a svolgere attivit
purtroppo dietro il nome di fantasia riconosco perfettamenete la scuola. Ho girato diverse scuole e conosco anche quella, mi dispiace dirlo, a volte chi deve dirigere è ostile alle tecnologie, non vuole assolutamente che siamo usate da una minoranza per evitare che i più si sentano a disagio, così il vero disagio lo vivono gli studenti costretti a usare metodi ripetitivi da amanuense e a svolgere attivit
purtroppo dietro il nome di fantasia riconosco perfettamenete la scuola. Ho girato diverse scuole e conosco anche quella, mi dispiace dirlo, a volte chi deve dirigere è ostile alle tecnologie, non vuole assolutamente che siamo usate da una minoranza per evitare che i più si sentano a disagio, così il vero disagio lo vivono gli studenti costretti a usare metodi ripetitivi da amanuense e a svolgere attivit
@ Giovanna, devvero ottimi acrobati. Ad insegnanti come voi dovrebbero dare una medaglia. O, almeno, un po’ più di rispetto
Io per i miei figli vorrei una maestra che non confonde un acronimo con un acrostico.
e poveri i tuoi figli andrea!
io per i miei vorrei un insegnante proprio come marina! magari non impareranno la differenza tra un acronimo ed una acrostico, ma si sentiranno valorizzati, motivati,seguiti.. amati. impareranno cosa vuol dire essere uomini e donne capaci di passione, nel proprio lavoro cosi’ come nella propria vita. impareranno ad essere sapienti e non saccenti!
grazie marina!
a scuola dei saperi alla ” Leonardo da Vinci ” e’ finita mio caro Andrea, la volontà di quest’ insegnante e la sua disponibilità alla fatica sono di per se gia’ cose eccezionali e uniche.
Il tuo “sapere” è vecchio e stantio … io con i miei alunni preferisco sbagliare ( e mi succede) cercando poi di trovare la soluzione insieme a loro.
Grazie di esistere Marina
Mi permetto intervenire in un argomento davvero interessante.
Sono del parere che le nuove tecnologie, internet, la rete, le nuove lavagne che quasi parlano da sole 🙂 e via dicendo, devono essere messe, dallo Stato, dagli enti, o…, a disposizione di tutti. Stiamo vivendo una nuova epoca, un’epoca in cui l’insegnamento non è più quello di una volta, rilegato ai libri, ai testi scolastici, alla sola voce del professore.
E bravi quegli insegnanti che si adattano, si adeguano, che camminano coi tempi, che, anche in caso di assenza dello Stato ahimè, riescono a superare ostacoli e impartire una base scolastica al di sopra della media.
Brava, dunque, Marina.
Buona pomeriggio.
Rino.
Come non apprezzare e lodare Marina per la sua passione e il suo senso etico? Purtroppo la situazione da lei lamentata si verifica anche nei piccoli centri della grassa Romagna, dove vivo e lavoro…e a noi insegnanti tocca destreggiarci tra mille ostacoli e impedimenti.
Capita spesso di dover azzerare un’attività scrupolosamente pensata nei dettagli perché si va in laboratorio e si trovano i pc “a terra”…e allora su con la fantasia per ovviare…
Ciao. Gianni