Anche il SLCamp di Firenze se ne è andato chiudendo ben dopo le ore 20 con più di trenta presenti. Sei ore di lavoro fitte fitte con alcuni spunti di vero interesse, come la presentazione dell’idea vincitrice per la presenza del Festival della Creatività su SL sviluppata con molta creatività ed intelligenza da un team di giovanissimi architetti capitanati da Simone Riccardi (grazie David) e la visionaria conversazione di David Orban, l’agitatore dell’isola di Vulcano, per intenderci; su tutto quanto fa futuro nelle tecnologie e nella rete. Davvero denso il suo lucido intervento. Raro sentire un pensiero così ben congegnato e pieno di riferimenti.

Mi sono perso l’intervento di Natascia aka Formanova per un suo “imbroglio”: doveva parlare di SL e scatole cinesi (tema di mio relativo interesse) ed invece ha presentato la sua “scuola” in SL. Mi sono fatto fare una presentazione personalizzata davanti ad un aperitivo e mi pare una idea stimolante che le auguro di realizzare: una scuola con simulazioni interattive sulle patologie del corpo umano. Mi sembra che SL possa essere un buon ambiente per tematiche simili. Spero ne parli più diffusamente nel suo blog.

Non lo ho seguito tutto perché attirato nello stand “ufficiale” di SL da un convegno pieno di interventi interessanti tra cui alcuni in tema di education (di questo parlerò in un successivo post).

Che idea mi sono fatto di SL, in generale, considerati i miei pregiudizi ?

Primo che ci sono persone che lo prendono maledettamente sul serio e che sono andati ben oltre “…..il primo venditore di panini al lampredotto in SL” e sono andati alla ricerca di possibili usi sensati delle caratteristiche di SL. Sono utilizzi nell’ambito delle moda, dell’arte e dell’architettura, tutti contesti in cui il potere di visualizzzazione di SL può offrire un indubbio valore aggiunto.

Qui si hanno sempre più frequenti contaminazioni tra SL e RL (real life) con avatar che sfilano in passerella, ed opere pittoriche che seguono l’estetica SL, architetture in SL che ambirebbero ad essere realizzate il RL…. Non mi sembrano per niente cazzate, SL può essere certamente un ambiente per la creatività artistica e non fatico a credere che si possano sviluppare nuove forme di comunicazione ed espressione ma alla condizione che non si trasportino i paradigmi del web bidimensionale in quello 3D.

Un po’ di lessico, per me neofita. Sentito più volte: con SL siamo nel metaverso e SL promuove il transumanesimo. Wikiepdia mi ha aiutato a sentirmi un po’ meno ignorante. Condivido i preziosi link.

Questo è quanto ho imparato o, meglio, intuito. Quindi, il costo del viaggio a FI (vedi un aggiornamento sulla mia categoria “dove mangio a …”) in buona parte ammortizzato. Il seguito nel post sulla formazione.

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Un pensiero su “Tra metaverso e transumanesimo. Per il popolo, Second Life”
  1. Ciao Gianni!

    Grazie del tuo post. Il nome della persona che ha presentato il progetto vincente del Festival è Simone Riccardi, turboy in SL.

    (A proposito, il collegamento che hai inserito a http://www.davidorban.com è sbagliato e magari vorrai correggerlo.)

    A presto

    David

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