Ci mancavano, fino a ieri, i guerriglieri. Ora il gruppo è al completo. Ecco, quindi, la scuola italiana nella visione di questo governo per bocca di due delle sue migliori menti, i ben noti alle cronache mondane Mariastella e Renato onnipresenti anche nei rotocalchi di famiglia.
Ecco come si comunica la scuola, con ampio dispiego di mezzi, nei mass-media italiani. Ecco come si costruisce nell’opinione pubblica l’immagine della nostra scuola.
Una associazione a delinquere. Che starebbe bene rinchiusa nella patrie galere. Non potendolo fare, perché ameni luoghi di soggiorno già fully-booked di colpevoli di reati minori (rispetto a quelli dei nostri), le si provoca la “dolce morte”, una morte per asfissia. Un po’ di finanziamenti in meno ieri, un po’ di precari non rinnovati oggi, un po’ di posti per ricercatori non messi a bando domani.
Un po’ alla volta la scuola italiana si spegnerà da sola; in silenzio ed in uno stato d’ebbrezza. Forse, anche con il sorriso in bocca.
Una strategia coerente e perseguita con determinazione. Dileggiare per svalorizzare e per giustificare la “pulizia etnica”.
Quale significato dare, altrimenti, al presentare come un successo di questo governo e della sua lungimirante politica scolastica l’elevata percentuale di 5 in condotta? Una prova che basta dare alla polizia scolastica i mezzi adeguati (grembiulino, voto in condotta, bocciature) e tutto il marcio della scuola viene a galla.
Avete visto con quale compiaciuto sorriso (quello non le manca mai, lo avete notato?) la ministra ha presentato i dati sui 5 in condotta e sulle insufficienze?
Non ci resta che contare ancora una volta sulla resilienza di tanti decenti, buoni, ottimi insegnanti perché la scuola, a dispetto di governi, ministri e dirigenti, vada – comunque – avanti.

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2 pensiero su “Una scuola di bulli, fannulloni e guerriglieri”
  1. ciao Gianni,
    che il marcio della scuola un po’ sia venuto a galla penso sia pure vero. Da qui a presentarlo come un successo… 🙁
    E comunque il marcio è venuto a galla già da tempo o, chi nella scuola ci sta dentro, non ha certo bisogno di verifiche di sorta…
    e ho davvero paura che “Un po’ alla volta la scuola italiana si spegnerà da sola”
    Oh, nonostante tutto, continuiamo a crederci. E’ una dura lotta ma l’entusiasmo, l’amore per il nostro lavoro, i Mariastella, i Renato, … i DS, a volte le famiglie (!), non ce lo toglieranno …
    g

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