Difficile dirlo. Ci sono stato talmente tante volte (c’ho lavorato “quasi” fisso per 5 anni…) che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Vado a ritroso ed aggiorno quando mi ricordo di segnalare qualcosa che merita. A Roma si mangia bene ovunque, basta uscire dai posti canonici dei turisti. I prezzo sono più che convenienti, specie se si considerano quelli che medi qui da noi (da segnalare negativamente per i prezzi, il veneziano).

Trattoria da Enrico, Via Michele di Lando, 28, 06 44237738. Zona piazza Bologna, comodo per chi va l’ISFOL. Ho mangiato una grandiosa orecchiette con vongole veraci e fiori di zucca, ma c’è tutta la tradizione romana. Eccellente il pesce al forno con patate e pomodori. Pranzo completo sui 30 euri

Trattoria Cadorna, Via Cadorna, 12. 06 4827061.
Vicino al ministero delle tasse, in via XX Settembre. Eccellente cucina romana. Attenti agli antipasti: una porzione vale un primo abbondante. Non perdetevi i fritti di pane. Primi nella più schietta tradizione: amatriciana, gricia, carbonara, cacio e pepe; una porzione supera abbondantemente l’etto e mezzo di pasta (non sono mai riuscito a finirne una). Regolatevi. Grandiosa e profumatissima la zuppa di verdure. Secondi di carne (coda alla vaccinara, abbacchio, trippa…), e (poco) pesce. Da provare, anche, il misto alla griglia di pesce povero.

Trattoria da Giggetto al Portico d’Ottavia, Via del Portico d’Ottavia 21/A 06 6861105
Gestione familiare da almeno 3 generazioni. Locale che offre garanzie nella qualità e nel servizio anche se un po’ troppo rumoroso. Cucina romana e giudaica. Carciofi alla giudia, filetti di baccalà, supplì, fiori di zucca come antipasti “leggeri”, le classiche pastasciutte, ottime e con porzioni più “umane” di quelle del Cadorna puntarelle in salsa d’alici, trippa Ottima la mozzarella in carrozza; come la fanno a Napoli, con una sola fetta di pane.

Trattoria Edy, Via del Babuino, 4. 06 3601738.
Vicino a piazza del Popolo e via Margutta (sempre bellissima anche se piena di locali chic). Pochi posti; qualcuno in più con il bel tempo nella terrazza esterna. Buona cucina romana. Da provare le melanzane alla parmigiana. Tra i primi, da segnalare gli spaghetti in cartoccio con misto mare e quelli alle veraci. Grazie alla presenza di un amico esperto di pesce (gestisce il Mascaron a Venezia), scopro perché le veraci qui a Roma sono più buone delle nostre (venete): sono del tipo a “scorsa fina” (guscio sottile), più tenere e saporite delle nostre. A Roma, poi, si saltano con del peperoncino.

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