Il titolo avrebbe dovuto essere “prendersi cura … con le tecnologie” ma mi suona meglio quello che ho messo. Il senso di questo post non cambia.

Ascoltavo insegnanti che raccontavano (*) ad insegnanti le loro storie di didattica con le tecnologie (**) ed i risultati ottenuti, soprattutto con gli studenti scolasticamente meno … vocati.

Ascoltando quelle storie, la partecipazione emotiva agli eventi, la gioia di quelle insegnanti, ho pensato che la causa di tutto questo altro non fosse che la maggior cura che sono state in grado di mettere nella relazione didattica: tempo dedicato, qualità e quantità del feedback, rapporto personalizzato, tempestività dell’intervento……. 

Tutta “assistenza” didattica che quegli insegnanti sono stati in grado di realizzare solo grazie alla presenza delle tecnologie di rete.

L’organizzazione dei tempi e dei luoghi della didattica “normale” non avrebbe reso possibile la cura dello studente con l’intensità e con la qualità che le tecnologie hanno consentito.

Le tecnologie (il computer, internet) come strumenti abilitanti della cura della relazione didattica (ed educativa).

Strumenti di potenziamento e di arricchimento della relazione. Con evidenti ricadute sull’apprendimento.

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(*) raccontavano, non “insegnavano”; con tutta la ricchezza ed il potere di apprendimento della narrazione, della condivisione di un’esperienza.

(**) attività in presenza ed a distanza; curricolare e di recupero

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