Francesca
Ogni tanto dedico un post ad un collega, ad un insegnante che conosco, il più delle volte via social network. Sono persone di cui conosco il pensiero, cosa fanno, come operano e che, ovviamente, apprezzo.
Il post di oggi è per Francesca Musco, insegnante di Primaria a San Marino, una maestra, insomma. Una brava maestra, una grande maestra, secondo i miei criteri, ovviamente.
Non credo che Francesca abbia pubblicato molto: preferisce dedicare il suo tempo a preparare le attività didattiche per i suoi allievi, attività in cui usa con buon senso e con consapevolezza anche le tecnologie di cui padroneggia numerose applicazioni.
Francesca è una che lavora sodo ed a testa bassa e non ama stare sotto i riflettori.
Questo post prende origine da un commento di Francesca ad una cosa che ho recentemente postato su Facebook in cui ho ripreso il contributo di in collega US dove indica in 8 punti ile caratteristiche di un “grande” insegnante.
La caratteristica che aveva suscitato il mio interesse ha a che fare con quella che potrebbe essere considerata una filosofia dell’educazione.
Il mio commento all’ottava caratteristica del Great Teacher,   They Don’t Worry Too Much About What Administrators Think
“Non preoccuparsi troppo di cosa pensa il capo”. In realtà è un invito agli insegnanti a prendere dei rischi  quando lavorano con gli studenti, ricorda che le attività didattiche devono “rompere” con qualcosa di usuale, evidenzia che l’apprendimento non è un processo puro, pulito, chiaro, ordinato, metodico e che stare troppo sulle regole e sulle routine toglie allo studente la naturale curiosità, spontaneità e passione che porta con sè anche a scuola. Insomma, meglio chiedere scusa che il permesso! Great!
Qui per esteso l’ottavo punto

8. They Don’t Worry Too Much About What Administrators Think

This trait is tied in with many of the others listed above. Strong teachers do their job without worrying too much about “what the principal will think”.  They’ll take risks, their classes may be noisy, or messy, or both.  Their activities may end up breaking something (usually the rules) in order to spark excitement or engagement.

They understand that learning is not a neat and tidy activity and that adhering too closely to rules and routines can drain from students the natural curiosity, spontaneity and passion that they bring to school.  Worrying about what the boss may think can be draining and restrictive in any job, teaching is no exception.

In fact, the best teachers live by the code “It’s easier to get forgiveness than permission.”

Nella discussione che è seguita, Francesca fa questo commento che la dice tutta sui suoi valori educativi, sulla sua visione didattica, su come considera i suoi allievi; una riflessione che da sola vale un post:

Leggere questo articolo, in particolare il punto 8, mi ha sollevato il morale. Vedere i bambini “vivere” quello che fanno, seppur rumorosi e confusionari, mi piace tanto. Adoro vederli appropriarsi degli spazi della scuola, lavorare a gruppi qui e lì a svolgere “attivamente” il loro compito, confrontarsi, decidere, discutere, prendere posizione, chiedere… Certo, quando sbircio nelle altre classe e vedo alunni perfettamente seduti e silenziosi, mi sembra di sbagliare tutto. Ma poi mi ricordo che è la loro lezione, non la mia. È il loro lavoro, la loro crescita. Se per offrire loro la libertà di azione e pensiero che meritano devo, a volte, bypassare la burocrazia, lo faccio. È sempre più facile ottenere il perdono di fronte a buoni risultati, che chiedere il permesso prima di realizzarli. Grazie Gianni per avermelo ricordato.

Grazie a te, Francesca. Averne di maestre come te, maestre di una straordinaria e schiva competenza.

Mi piace molto quando Francesca ricorda che “…  la lezione è loro, non la mia… è il loro lavoro, la loro crescita….”, quando ricorda che la scuola è fatta per gli studenti e non per gli insegnanti. Quando hai una consapevolezza come questa, non puoi non rivoluzionare la didattica, cosa Francesca fa, anche a costo di non essere sempre allineata. A me gli eretici, i rivoluzionari sono sempre piaciuti.

Francesca condivide i suoi lavori nel blog Apprendere Weebly, in http://apprendere.weebly.com/
Apprendere webby
Francesca costituisce una una potente macchina da guerra digitale in tandem con Romea Canini, anch’essa maestra a San Marino. Romea condivide i suoi lavori nel blog Punti e Appunti, in http://puntieappunti.altervista.org/joomla/
 Romy
Tutte le otto caratteristiche del grande insegnante  http://www.teachthought.com/teaching/8-characteristics-of-a-great-teacher/

 

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