Cominciamo in 80 nella plenaria di apertura [più altri 50 nella sessione francofona ]

Gilly Salmon (autrice dei fortunati manuali “e-moderating” ed “e-tivities”) apre con considerazioni su “Learning Futures”. Per flash le sue osservazioni:

L’apprendimento nel futuro, anche immediato, non sarà ne quello di ieri ne quello di oggi;

già gli allievi di oggi non sono più quelli di ieri;

gli approcci alle tecnologie nella didattica fin qui visti sono informati al modello “…pecora”: tutti seguono tutti senza sapere il perché….. usando piattaforme solo perchè hanno visto altri farlo …

avremo sempre meno apprendimento diretto dall’insegnante e sempre più creatori di conoscenza orientati al discovery ed experential learning

saranno sempre meno centrali le “applicazioni” a favore delle “attività” (un decentrarsi dalle tecnologie per ri-centrarsi sul soggetto che apprende)

i nuovi ambienti di apprendimento saranno costruiti dagli utilizzatori (vedi il caso di Second Life)

perché molte delle applicazioni che le persone usano nella propria attività quotidiana (blog, wiki, bookmark …) non vengono utilizzate in contesti di istruzione formale?

Interessante come esempio di “diverso” ambiente/metafore per apprendere con le tecnologie: Media Zoo in www.le.ac.uk/beyonddistance/mediazoo/

Da vedere, sempre di Gilly, anche www.le.ac.uk/adelie

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