Marco Lungo, psichiatra, (mio “amico” in Facebook) ha attivato, proprio in FB, un bel dibattito sul tema Troppa libertà in Rete? Occorre un Bavaglio o maggiore Consapevolezza?

Suo incipit e dibattico (ricco, stimolante, autorevole) li trovate qui.

Ripeto qui il mio contributo, sintetizzabile in questi tre punti:

  1. In rete non c’è più “male” di quanto non ce ne sia nella società, nella vita “normale”
  2. La rete è democrazia
  3. La rete può essere temuta (e combattuta) solo da coloro che esercitano il controllo sociale, culturale, politico con mezzi molto più costosi e con robuste barriere all’accesso

Marco, con un po’ di ritardo dico la mia allacciandomi alle tue domande (la rete permette veramente a tutti di esprimere il proprio pensiero? o piuttosto c’è chi la utilizza di più e chi magari invece molto meno o per nulla? e dunque un dibattito come quello della BBC può essere rappresentativo? e se sì, di cosa?) e ad una tua considerazione (…ma soprattutto rischia sempre di divenire la vetrina di qualche esibizionista, paranoide o gruppo di esagitati ... )
Mi sto sempre più convincendo che la rete non sia altro che la replica della vita di tutti i giorni (una grande piazza, l’ho definita) con la sola differenza che comportamenti “privati” o contenuti in piccoli gruppi sono potenzialmente sotto gli occhi di tutti (in realtà, solo sotto quelli di pochi). Gente che manderebbe a morte omosessuali ed altre “identità” … è presente anche nella vita reale così come le loro chiacchiera da osteria. Lo stesso si dica per gli “esibizionisti”, i “logorroici” … Chi, come stile relazionale, è aggeressivo, è tale tanto in rete che fuori …e così via per ogni tipologia di tratto unamo. Cosa aggiungrebbe a tutto questo la rete? Credo solo un allargamento del territorio in cui tutto ciò può venire agito che, a conti fatti, fa più bene che male. Non credo che, ad una analisi attenta, la rete faccià più “male” della vita “reale”. Questa visione, conseguenza di una analis non superficaiele ciò che avviene in rete, non è, purtroppo, presente in chi “ragiona” a livello di senso comune .. ed allora nascono tutti gli stereotipi che conosciamo.
Credo che ci sia solo una tipologia di persone che davvero ritiene che la rete, che la libertà della rete, sia dannosa, sia un pericolo: sono quelli che detengono il potere e lo gestiscono/controllano con mezzi che presentano, come direbbero gli esperti di marketing, maggiori barriere all’accesso (giornali, televisioni …). Proviamo ad immaginere coloro che hanno investito vagonate di soldi, energie, tempo per costruire un sistema di controllo sociale, economico, culturale, e si vedono messi in competizione con il primo straccione che entra in rete con pc da poche centinaia di euro e, magari, riesce da avere anche un seguito e riesca a fare una comunicazione “alternativa”  eccc? Ovvio che la cosa gli bruci e faccia di tutto bloccarla. Brucerebbe anche a me se fossi nei loto panni. Concludendo: no, non c’è “troppa” libertà in rete. in rete c’è solo libertà.
(prestando, però, attenzione anche a coloro cui è precluso anche l’accesso alla rete; per questi la libertà, la democrazia, mancano due volte)

Qui alcune mie riflessioni sulla pseudo emergenza educativa ai tempi di internet

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3 pensiero su “Troppa libertà in rete?”
  1. Temo che si faccia un pò di confusione tra libertà di espressione e democrazia. Le due cose sebbene erroneamente enucleate hanno, sotto il profilo giuridico, alcune diversità. In Rete oggi occorre essere liberi di manifestare il proprio pensiero nei modi più liberi e più rispettosi della libertà altrui, dove per “libertà altrui” comprendo anche il profilo del trattamento dati, dignità, decoro, onorabilità e reputazione. Non è libertà dire “Tizio è una merda” è libertà poter affermare “Tizio per le ragioni che espongo di seguito ha assunto un comportamento deplorevole”. Ritengo che lo scopo comune, salvaguardando la Rete, sia invitare tutti gli utenti ad un’utilizzo consapevole della stessa magari partendo proprio dalla Carta Etica Digitale che trovate qui: http://www.innovatori.it/Iniziative/LAssociazione_Innovatori_promuove_la_Carta_Etica_Digitale.kl

  2. Massimoi, la tematica è certamente complessa e non era mia intenzione ignorarne aspetti importanti come quello che tu hai evidenziato, la carta etica digitale, me la andrò a rileggere. Grazie per l’indicazione

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