P. Picasso

Voglio oggi presentare un’Attività di Apprendimento per insegnanti audaci (non è una passeggiata, lo riconosco, ma darà a tutti tante soddisfazioni):

IL METODO

Approfondire una tematica, anche trasversalmente alle materie, usando la metodologia CFH (Cognitive Flexibilty Hyertexts sviluppando un elaborato online e usando una piattaforma wiki.

Questa Attività di Apprendimento, da svolgersi anche con didattica a distanza, consente di conseguire più obiettivi di apprendimento:

  1. Approfondire in modo attivo e “duro” una tematica curricolare,
  2. Lavorare all’interno di una disciplina o coinvolgendo più insegnanti,
  3. Sviluppare pensiero critico e plurale,
  4. Sviluppare abilità di collaborazione, di ricerca e valutazione di informazioni, di scrittura collaborativa e multimediale, di utilizzo delle tecnologie di rete.

Gli studenti sulla base di una consegna formulata dall’insegnante sviluppano un elaborato digitale su piattaforma online seguendo precise “regole” per la sua struttura e sul suo contenuto e sulla base di un metodo.

L’elaborato si chiama Ipertesto per la Flessibilità Cognitiva (Cognitive Flexibility Hypertext) e va sviluppato secondo le sue “regole”.

Le metodo è quello della Teoria della Flessibilità Cognitiva (Cognitive Flexibility Theory).

La Teoria della Flessibilità Cognitiva descrive il funzionamento della mente quando si è alle prese con problemi aperti, cioè problemi complessi, che non hanno una sola “soluzione” possibile e che hanno percorsi di soluzione non standardizzabili a priori, che non seguono, cioè, procedure di soluzione di tipo algoritmico.

Questa teoria trova una traduzione didattica negli Ipertesti per la Flessibilità Cognitiva che sono ambienti di apprendimento basati su casi i quali rappresentano la complessità di una tematica mettendo in evidenza la molteplicità delle prospettive dalle quali può essere considerata e i tanti punti di vista presenti e gli interessi coinvolti.

Gli Ipertesti per la Flessibilità Cognitiva possono essere costruiti dagli studenti per esplorare una questione complessa, per cercare una soluzione ad un problema aperto, per “studiare” un argomento in modo attivo costruendo la propria conoscenza e la propria consapevolezza

ESEMPI

Forse con un paio di esempi e qualche lettura di approfondimento si può capire intuitivamente di cosa si tratti.

Rieducare nei luoghi di confine

I bambini dei pensieri non detti (autismo)

I disturbi del comportamento alimentare

Diversità: inclusione o esclusione?

Sexiting, i rischi della rete

Questi CFH sono stati sviluppati con lavoro domestico, individualmente o in piccoli gruppi (che hanno lavorati anch’essi a distanza) da studenti del primo anno di università in miei corsi .

Come tutti i metodi didattici strutturati (questo è molto strutturato per quanto riguarda il modo di lavorare perché deve favorire lo sviluppo di specifici processi cognitivi ma è aperto per quanto riguarda i contenuti e la loro rappresentazione) può essere utilizzato didatticamente nella sua totalità ma può essere di ispirazione per utilizzi meno impegnativi, ovvero utilizzando solo alcuni suoi aspetti (ad esempio, chiedere di ricercare casi reali che rappresentano manifestazioni concrete di una problematica e analizzarli, oppure analizzare la complessità di una tematica aperta identificando più punti di vista e le tematiche trasversali che li caratterizzano, lavorare con casi reali che rappresentano la manifestazione concreta di una tematica astratta …)

LE TECNOLOGIE

Per la costruzione di un CFH io ho trovato molto funzionale la piattaforma per wiki PBworks per la sua facilità d’uso (con meno di 10 funzionalità si fa tutto; in rete ci sono tanti tutorial, questo lo ha fatto Andrea Spano, tutor in miei corsi), la sua flessibilità nell’organizzare i contenuti, la possibilità di realizzare rappresentazioni multimediali dei contenuti (efficaci embedded di video) e, soprattutto, è gratuita.

La piattaforma wiki (ce ne sono tante di gratuite) è nata per la scrittura collaborativa e, pertanto, è un ambiente di lavoro online che rende possibile lo sviluppo collaborativo di un elaborato, bisogna organizzare bene il lavoro.

Considerato che con un account si possono attivare decine di ambienti di lavoro, il mio consiglio è di organizzare il lavoro a piccoli gruppi (3 – 5 persone), anche sullo stesso tema e così possiamo vedere, e successivamente commentare, i differenti approcci alla tematica.

Ogni “pagina” del wiki PBworks ha una funzione di “commento” che ho trovato molto utile per fare domande (studenti) e dare feedback mirati (insegnanti).

Per la gestione delle attività si possono usare gli abituali canali di comunicazione asincrona tra insegnanti e studenti, ad esempio un thread di un forum.

Se ci sono le condizioni tecniche per usare la videoconferenza, il suo uso può tornare utile per presentare il lavoro e per periodici breefing.

Lettura

PROPOSTA FORMATIVA

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