Vista oggi, quell’esperienza mi fa sorridere! Noi italiani che insegniamo qualcosa ai cinesi? Invece è successo proprio così …..

Nel 2003 e nei 2 anni successivi sono stato chiamato dal Centro di formazione di Torino dell’ILO (International Labour Office) per tenere un corso residenziale per dirigenti pubblici cinesi per l’implementazione e la gestione di sistemi di formazione a distanza!

Io dovevo fare lezione in inglese con traduzione simultanea in cinese mandarino (la padronanza del cinese mandarino era il prerequisito per la partecipazione al corso); anche le slide nelle due lingue, due proiettori che andavano in parallelo. Non sapevo come sarebbe andata ma visto che dopo la prima esperienza mi hanno chiamato per una seconda e per una terza volta, tanto male non dovrebbe essere andata.

Per l’occasione avevo preparato una serie di lezioni e relative slide su alcuni temi da loro ritenuti cruciali (tutti ancora attuali, a parte un aggiornamento alle tecnologie oggi disponibili e qualche criticità in più). Ho ritrovato quelle slide e le pubblico (mi dispiace non essermi fatto dare le slide in cinese). Il mio ego è stato sufficientemente nutrito, tanto che ancora conservo incorniciata la locandine di uno di quegli eventi.

Questi i temi che avevo trattato:

  • Oltre l’e-learning. I limiti e il futuro dell’e-learning
  • Progettazione e gestione di VLE e VLS
  • Selezionare le tecnologie per applicazioni di e-learning
  • Implicazioni istituzionali e manageriali
  • Valutazione degli investimenti
  • Analisi dei costi delle applicazioni di formazione a distanza
  • Valutazione costi – benefici e costi – efficacia
  • Dalla gestione di progetti pilota alla messa a sistema

Un particolare curioso: da bravo formatore inizio con alcune domande per capire cosa conoscano della questione, quali siano i loro interessi prevalenti …. insomma, le solite cose che il bravo formatore fa (vedi slide Warm-uo Module). La risposta fu: lei ci racconti quello che ritiene di doverci dire, poi vediamo noi che uso farne.

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