Condividendo la preoccupazione di alcuni insegnanti con cui sto lavorando per la limitata efficacia delle attività didattiche “normali” mi sono trovato a riflettere su come apprendiamo nella vita di tutti i giorni, su come, cioè cerchiamo di sviluppare le conoscenze e le competenze che ci servono per “performare” al meglio nei nostri compiti professionali, sociali, personali.

Questo un primo risultato della riflessione: a fronte di una situazione da affrontare, di un problema da risolvere, per acquisire le necessarie informazioni, conoscenze, competenze, abilità (elenco disordinato, un auto-brainstorming) :

esploriamo la nostra biblioteca personale alla ricerca di informazioni

acquistando qualche nuovo libro di cui utilizziamo anche solo qualche pagina

chiediamo informazioni a qualche persona a noi vicina (amico, collega di lavoro …)

contattiamo una persona che riteniamo essere “esperta” sull’argomento

ricontattiamo qualche vecchio insegnante

navighiamo in internet alla ricerca di siti dedicati al tema di nostro interesse

aderiamo a qualche “comunità” virtuale spesso in modo passivo e, qualche volta, partecipando alle discussioni

discutiamo, ci confrontiamo, ci opponiamo,

difendiamo le nostre idee ma le cambiamo di fronte ad evidenze che mettono in luce contraddizioni

riflettiamo su quanto facciamo, sugli errori nostri e su quelli di altri

osserviamo l’azione di altre persone e l’esito della stessa interrogandoci sul perchè del successo o del fallimento

proviamo, sbagliamo, riproviamo

miglioriamo un poco alla volta la nostra azione

Chi mi aiuta ad allungare la lista?

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